Legge Semplificazioni. No collaudo GPL e gancio. Ok, ma…

Sparisce l’obbligo di effettuare la visita e prova presso la Motorizzazione Civile, cioè il collaudo, per la sostituzione del serbatoio GPL, l’installazione del gancio traino e diverse altre cose. Ciò per l’effetto della legge semplificazioni, varata nel 2020. Buono, no? Sì, però farlo oggi è un calvario e, comunque, non sempre le semplificazioni semplificano davvero.

L’articolo 78 comma 1 del Codice della Strada è stato modificato, di recente, dalla Legge 120/2020 (semplificazioni). Per l’effetto, il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ha emanato il decreto 8 gennaio 2021 con cui ha individuato le modifiche delle caratteristiche costruttive e funzionali dei veicoli per le quali, fermo restando l’aggiornamento della carta di circolazione, non è più richiesta la visita e prova presso i competenti Uffici del Dipartimento. In pratica, per una serie di modifiche alle auto, che vedremo tra pochissimo, non servirà più effettuare il tanto ostico collaudo.

Evviva, vè!? Direte voi. Certo, ma tra poco vi racconto il calvario (che ci sta, stiamo sotto Pasqua) per chi oggi si trova a fare queste operazioni nella fase transitoria, sotto le restrizioni dovute al Covid-19, nonché in futuro, quando si andrà a regime.

Qual è il campo di applicazione?

Il collaudo non è più previsto per queste modifiche:

1. Sostituzione del serbatoio GPL del sistema di alimentazione bifuel o monofuel;

2. Installazione gancio di traino sui veicoli delle categorie internazionali M1 ed N1 (ossia auto, minibus, camion leggeri, ecc.);

3. Installazione doppi comandi per veicoli da adibire ad esercitazioni ed esami di guida;

4. Installazione di tutta una serie di adattamenti per la guida dei veicoli da parte di conducenti diversamente abili.

Costi e procedura

Spariscono i costi di collaudo, che variano da regione a regione ma che indicativamente si attestavano sulle 60,00 €. Oggi è sufficiente fare due versamenti, uno di € 10,20 e un altro di € 16,00.

La procedura è il punto più fastidioso, che collima con il principio di semplificazione prospettato dalla norma. Anzitutto è previsto che l’officina si accrediti presso la competente Motorizzazione. Il ché va fatto con il primo lavoro, di quelli elencati, successivo all’entrata in vigore della norma. Quindi, prima di effettuare i lavori, bisogna vedere se l’officina è già accreditata e se ha intenzione di farlo. Perché sennò, in questo periodo di transizione, bisogna necessariamente optare per la vecchia procedura (collaudo).

La domanda di aggiornamento dovrà essere presentata entro 30 giorni dal completamento dei lavori. Dev’essere redatta su un modulo denominato TT 2119 (che si può scaricare qui, dal Portale dell’Automobilista) e vanno allegati, oltre alle copie dei versamenti effettuati, l’attestazione dei lavori dell’officina accreditata. Inoltre va allegata la certificazione di origine dei componenti installati e il certificato di conformità (ove previsto). Questi ultimi documenti saranno rilasciati al proprietario del veicolo dall’officina.

Facciamo un esempio

Devi cambiare il bombolone GPL entro il 10 aprile. Vai in officina, fanno i lavori e finiscono il 15 aprile. Hai tempo fino al 15 maggio per effettuare l’aggiornamento della carta di circolazione. Il meccanico ti darà i documenti sopra citati. Tu dovrai prenotare un appuntamento presso la competente Motorizzazione, portare i documenti, le copie dei versamenti e loro ti daranno una ricevuta sostitutiva del libretto di circolazione. Dopo un tot di tempo, che dipende da quanto gli uffici della Motorizzazione sono veloci nel gestire le pratiche, dovrai tornare per ottenere o il bollino da incollare sul libretto oppure un libretto nuovo.

Semplificazione. Però…

Il provvedimento cade in un momento molto delicato e sfortunato per il paese, in cui il Covid-19 ha imposto tutta una serie di limitazioni alla circolazione e politiche, spesso raffazzonate, di telelavoro, impropriamente chiamato smart working. Non è improbabile che, in molti uffici della Motorizzazione, in quasi tutta Italia, il personale operativo sia dimezzato e che prendere appuntamento, spesso, sia una vera e propria epopea. Per esperienza diretta e indiretta posso affermare che anche solo trovare qualcuno all’altro capo del telefono è una fortuna.

Quindi la prima criticità (superabile nel tempo, certo, ma oggi reale) è che in questo contesto un provvedimento che modifica fortemente la procedura di collaudo è una forma di complicazione, altro che semplificazione. Difatti chi oggi ha a che fare con la sostituzione della ciambella o con il montaggio di un gancio traino e chiede informazioni all’ACI o ad un’agenzia, queste ultime hanno difficoltà a dare informazioni precise.

Tuttavia, come già detto, queste criticità saranno superabili, quando si arriverà a regime. In questa fase, però, persisteranno altre criticità che con il precedente regime non si verificavano. Cioè, è vero che i costi sono più ridotti rispetto a quando si faceva il collaudo, ma va detto che con la nuova procedura non sarà più il meccanico ad andare alla motorizzazione, ma il proprietario.

Quindi il proprietario dovrà recarsi personalmente, previo appuntamento, per rilasciare la documentazione. Poi dovrà tornare una seconda volta (e forse una terza), per ottenere il bollino o il libretto nuovo. Nel caso in cui il proprietario non voglia prendersi questi fastidi, potrà sempre rivolgersi ad un’agenzia, ma in questo caso i costi torneranno a lievitare. Difatti molte agenzie chiedono cifre che si aggirano sui 70,00 €, nonostante la riduzione dei costi amministrativi.

Fate attenzione ad un altro aspetto: se chi usa l’auto è diverso dal proprietario (es. marito che usa l’auto intestata alla moglie), occorre recarsi allo sportello della Motorizzazione con una delega a cui va allegato il documento d’identità del proprietario.

Insomma, come giri giri, i costi sono quelli. Se opti per il fai da te, i costi sono bassi, ma i fastidi alti. Onestamente di semplificazioni ne vedo poche. Perché una volta sì c’era il collaudo da fare, ma di ciò se ne occupava il meccanico. Ora il collaudo non c’è più, ma l’onere di relazionarsi con gli uffici della Motorizzazione spetta al proprietario. E bisogna essere fortunati a relazionarsi con uffici efficienti e dipendenti disponibili. Non sempre è così e chi non ha dimestichezza con detti uffici, probabilmente dovrà munirsi di tanta pazienza e spirito d’abnegazione.

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