Non me ne vogliano i vegani (che stimo tantissimo, coff coff…), ma questa poesia sul cavallo ci vuole proprio.

Ode al Cavallo

Il più nobile e maestoso tra gli animali
dalla folta e ricca criniera
hai condotto in battaglia re e generali
dall’inizio del mondo, per ogni era
di te si parla in ogni storia
corri veloce come i lampi
dei miti rappresenti la gloria
ma umile nell’arare i campi
tu sei bello dentro e fuori
calmo ma bizzarro
se ti agiti son dolori
ma mansueto conduci il carro
i cavalieri ti sono grati
ovunque tu li hai condotti
anche i contadini sui campi arati
senza di te sarebbero incolti
ma jeu t’aggiu dire lu veru
na cosa – la sai – tocca te spetti
me piace nu pocu te mieru
e ‘ntra lu sugu te manciu a pezzetti
(alla faccia te li vegani / jeu me lu manciu cu ddò mani)

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